Google, Bing e la ricerca di immagini con copyright

Dall’invenzione dei motori di ricerca, la ricerca per le immagini è stata una delle cose più utilizzate soprattutto per blogger e giornalisti che necessitano di fotografie o disegni utili per corredare i loro articoli. Con l’arrivo dei Social Network poi, la condivisione si è fatta sempre più serrata e necessaria, anche solo per “promuovere” un proprio pensiero.
Però tutto questo ha contribuito non poco a confondere le idee degli internauti che hanno subito pensato che le immagini trovabili su internet fossero anche di pubblico dominio, quindi liberamente riutilizzabili. Ovviamente non è così in quanto, salvo dove specificamente dichiarato le immagini sono sempre di proprietà di qualcuno (solitamente il fotografo) e sono soggette quanto meno alla sua approvazione per una condivisione su siti diversi da quello dove originariamente sono state postate.

I motori di ricerca principali, già da diversi anni offrono opzioni specifiche per la ricerca di immagini con o senza il copyright oppure protette dalle Creative Commons, ma queste sono sempre state messe in mezzo ad altre opzioni, spesso nascoste in voci di menù poco chiare.

Da qualche mese Bing, il motore di ricerca di Microsoft, ha deciso di implementare i filtri di ricerca per le immagini protette da Copyright. Ora anche Google si allinea alle opzioni offerte dal motore concorrente grazie anche alle sollecitazioni del professore di legge e membro fondatore delle Creative Commons, Lawrence Lessig.

Con un comunicato via Twitter Matt Cutts, uno degli ingegneri che sviluppano il motore di ricerca Google, ha annunciato la notizia che da oggi è più facile fare una ricerca delle immagini tenendo contro dei loro diritti d’autore.

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Matt Cutts annuncia che Google ora permette la ricerca di immagini rispettando i diritti d’autore via Twitter

Le opzioni si trovano cliccando sul tasto Strumenti di Ricerca e da li sul sotto-menù Diritti di utilizzo e sono:

  1. Non filtrate in base alla licenza
  2. Contrassegnate per essere riutilizzate con modifiche
  3. Contrassegnate per essere riutilizzate
  4. Contrassegnate per il riutilizzo non commerciale con modifiche
  5. Contrassegnate per il riutilizzo non commerciale

Le opzioni sono pari praticamente alle scelte messe a disposizione quando si registra una immagine  sotto Creative Commons.

La schermata con le opzioni di ricerca per immagini su Google
La schermata con le opzioni di ricerca per immagini su Google

Insieme con la possibilità di effettuare una ricerca per immagini simili partendo dal caricamento di una foto direttamente dal proprio dispositivo, la speranza è che da oggi in poi non sia più possibile prendere ed usare immagini protette con la scusa di non sapere se sono realmente libere o meno.

Fonte: Engadget.com

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